E' proprio al centro di Tirana, la bella casa che da qualche giorno è diventata la prima casa famiglia albanese per disabili psichici e mentali dimessi dall'ospedale.
Vi si accede attraverso un piccolo giardino.
L'interno, con arredi moderni e funzionali, è arioso e colorato.
All'inaugurazione, il 30 ottobre, hanno preso parte circa un centinaio di amici, tra cui autorità albanesi civili e religiose albanesi, e mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni, Narni e Amelia.
La realizzazione di questa casa famiglia - una struttura d'avanguardia in Albania, e non solo - rappresenta il frutto di una lunga storia di amicizia tra la Comunità e l'Albania e in particolare, con i malati dell'ospedale psichiatrico di Tirana.
L'ospedale, una vecchia struttura detentiva, realizzata al tempo di Enver Hoxha, è diventato, dal 1995, il destinatario di una serie di interventi della Comunità di Sant'Egidio, che si era sentita interpellata dalle condizioni estremamente difficili in cui vivevano i malati. Negli anni, sono stati realizzati diversi progetti: dall'integrazione del vitto, alla costruzione di una lavanderia, alla fornitura di materassi.
Allo stesso tempo, una regolare presenza di volontari, sia albanesi che provenienti dall'Italia e da altri paesi europei, ha permesso quel prezioso e ineliminabile lavoro di ricostruzione di un tessuto umano, familiare, che è una terapia indispensabile per chi soffre a livello psichico e mentale.
La casa famiglia ospita per il momento 4 persone, sostenute dalla presenza 24 ore su 24 di operatori domiciliari (una nuova figura professionale in Albania) e di 2 infermieri.
Oltre all'alto valore umanitario di questa realizzazione, non ne va sottovalutato l'impatto culturale: si tratta infatti di provare nei fatti la bontà di principi - quelli del recupero e del reinserimento del disabile psichico - che vengono affermati nei documenti ufficiali, ma che aspettano che si inizi, con audacia, a proporne una realizzazione concreta. E' quanto si è realizzato il 30 ottobre, con l'apertura della casa famiglia "Comunità di Sant'Egidio".

l'interno è colorato e luminoso
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Mons. Vincenzo Paglia ed il rappresentante
della Chiesa Ortodossa di Albania
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Mons. Vincenzo Paglia ed il rappresentante
della Chiesa Ortodossa di Albania
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l'ingresso della casa famiglia
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