 | 24 Dicembre 2013 |
A Poggioreale festa per i detenuti |
in regalo maglioni e sigarette |
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Grande festa a Poggioreale. Per il decimo anno consecutivo la Comunità di Sant`Egidio ha anticipato il Natale con un cenone natalizio con 150 detenuti, scelti tra questi dieci anni hanno partecipato ai pranzi, Salvatore Acerra e Cosimo Giordano. Il cardinale Sepe, oggi da Papa Francesco, ha inviato un messaggio, dove ha formulato gli auguri ai detenuti per festività natalizie ed ha ringraziato i volontari, esortandoli a vivere sempre sentimenti di solidarietà e carità verso chi è nel bisogno. «Auspico pure che la condivisione del pranzo contribuisca a rinsaldare i vincoli di una sincera amicizia, divenendo così stimolo per rinnovare l`impegno a crescere nella giustizia e nella pace», ha concluso Sepe. Un menù tipicamente natalizio, con l`insalata di rinforzo e la pizza di scarole preparate dal ristorante La Bersagliera. E poi cannelloni, polpettone, friarielli, clementine, panettone, frutta secca. Il tutto innaffiato dal vino delle Cantine Grotta del Sole. Alla fine Babbo Natale ha portato un regalo per ognuno: una felpa, sigarette, cioccolatini e il necessario per scrivere una lettera.
Un detenuto della Costa D`Avorio appena ha saputo che il pranzo è stato organizzato dalla Comunità di Sant`Egidio si è commesso e tra le lacrime ha spiegato: «loro hanno fatto fare la pace nel mio Paese», un altro del Ghana ha ritrovato il fratello che non vedeva da tempo. A tavola con i detenuti c`era la moglie di Giuseppe Salvia, vicedirettore ucciso nel 1981 dalla camorra di Cutolo, un gesto di riconciliazione che ha commosso tutti. Un detenuto si è avvicinato e le ha detto: «A me hanno ucciso mio padre, ma oggi dopo aver avuto l`onore di pranzare con lei, mi ritengo una persona fortunata». Erano presenti anche il presidente del Tribunale di Sorveglianza Carminantonio Esposito, gli imprenditori Gianni Punzo e Rossella Paliotto, il garante dei detenuti Adriana Tocco, e la direttrice sanitaria dell`Asl Nal Antonella Guida. Il comico Peppe Iodice ha regalato ai detenuti un sorriso e un po` di allegria.
Alla fine la comunità di Sant`Egidio, ha spiegato: «In questo momento difficile, vogliamo essere vicini ai detenuti e agli operatori penitenziari, e auspichiamo che al più presto vengano presi provvedimenti per rendere più umana la vita nelle carceri italiane».
E proprio ieri Maria Cacace, madre di Enzo Di Sarno, detenuto dal 2009 affetto - come riferito dai familiari - da un tumore spinale dopo aver scritto al presidente Napolitano ha lanciato un appello: «Chiedo a chi ne ha il potere di avere un po` di misericordia». Di Sarno è in attesa di giudizio con l`accusa di omicidio.
DANIELA DE CRESCENZO
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