 | 17 Giugno 2012 |
Il vescovo ausiliare Di Donna: «Qui c'è una povertà di diritti». |
Sant'Egidio: recuperare la solidarietà |
Oggi il ministro Riccardi |
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NAPOLI- Sono stati definiti gli «Stati generali degli amici dei poveri». Si sono aperti ieri e oggi si chiuderanno con la presenza del ministro Andrea Riccardi. Il confronto è stato promosso dall'Arcidiocesi di Napoli, dalla Comunità di Sant'Egidio e dalla Comunità «Giovanni XXIII». «La crescita dell'individualismo - ha detto Marco Impagliazzo, presidente della comunità di Sant'Egidio- è evidente. Il calo della tensione etica e solidaristica verso i poveri e prodotto anche da una situazione in cui siamo tutti spinti alla competitività e, quindi, memo portati alla pietas».
Per il nuovo direttore della Caritas Italiana, monsignor Francesco Soddu «prima ancora di una risposta ai bisogni materiali il povero chiede il riconoscimento effettivo della propria dignità di persona, del diritto di persona, del diritto ad un vita normale e decorosa». Il vescovo ausiliare di Napoli, monsignor Antonio Di Donna ha spiegato che «in Campania abbiamo notato che c'è una povertà di diritti e come ha detto il cardinale Bagnasco qui c'è bisogno di lavoro, lavoro e lavoro».
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