Stanno arrivando in questi giorni, con gli aerei militari italiani da Kabul, i primi evacuati dall'Afghanistan. Sono famiglie, tanti i bambini piccoli. Non hanno portato nulla con se', sono fuggiti soltanto con quello che avevano addosso. Al loro arrivo, ad accoglierli, trovano visi amici e generi di conforto, offerti dalla Comunità, che ha organizzato un presidio di accoglienza all'aeroporto, su richiesta delle autorità e dei militari italiani.
Hanno bisogno di biancheria di ricambio, vestiti, in qualche caso di latte in polvere per i più piccoli. Sono questi i generi che Sant'Egidio sta distribuendo loro, insieme a qualche giocattolo per i bambini: serve a distendere il clima, a distrarre i più piccoli dalla paura e l'angoscia dei giorni scorsi. Aiuti che stanno arrivando alla Comunità grazie ad una gara di solidarietà partita in risposta al nostro appello.
Tutti loro hanno già da tempo contatti con l'Italia: chi ha qui parenti, ormai integrati in Italia (e alcuni si sono offerti volontari per fare da traduttori e mediatori culturali), alcuni hanno lavorato per la base militare italiana e parlano qualche parola della nostra lingua: "facevo un cappuccino buonissimo, al bar della base", ci dice un giovane padre con il bimbo in braccio.
Ora per tutti loro inizia una nuova vita, accolti o dalle strutture statali o da famiglie che hanno offerto volontariamente accoglienza, in diverse città italiane.
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Comunità di S.Egidio ACAP Onlus
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causale: emergenza Afghanistan
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